Tour mitico: alla ricerca di Polifemo

La leggenda di Polifemo è una storia strettamente legata al nostro territorio e lo si vede dalle tante testimonianze e dai luoghi che sono simboli iconici del mito e delle sue vicende.

Siete curiosi di scoprire i luoghi di Polifemo e la loro storia? Seguiteci in questo tour mitico!

Etna:

È proprio all’interno del famoso vulcano che Omero ambienta il primo incontro tra Ulisse e Polifemo. L’eroe acheo si era recato con i suoi compagni nella caverna del Ciclope per chiedere ospitalità il quale acconsentì con l’obiettivo di catturarli e divorarli, alcuni li uccise ma poi fu sopraffatto dagli effetti del vino e si addormentò. Così Ulisse e i compagni sopravvissuti decisero di attaccarlo nel sonno e gli accecarono il suo unico occhio. Ulisse si era astutamente presentato con il nome di Nessuno così che quando Polifemo accecato e infuriato chiese aiuto agli altri Ciclopi, loro gli chiesero chi era stato a colpirlo e, rispondendo “Nessuno” loro pensarono fosse pazzo e se ne andarono.

Visitare le caverne conoscendo e ricordando la leggenda del ciclope permette di vivere un’esperienza ancora più emozionante, percependo la potenza di quei luoghi e della leggenda che ha avuto inizio lì.

Faraglioni di Aci Trezza:

I cosiddetti “Faraglioni” sono un gruppo di isolette in Sicilia ai piedi del Vulcano Etna che fanno parte di un’area marina protetta e si trovano all’interno del comune di Aci Trezza. La leggenda narra che Polifemo, scoprendo di essere stato ingannato da Ulisse e i suoi compagni, prima che questi riuscissero a fuggire egli scagliò una rupe contro la loro barca.

Oggi quei sassi sono proprio i famosi faraglioni e rendono unico e inimitabile il lungomare di Aci Trezza. In realtà i faraglioni, sono il punto di riferimento di tutto il litorale che va da Aci trezza ad Aci castello, e vederli al tramonto crea un’atmosfera ancora più suggestiva!

Fontana di Aci e Galatea (Villa Belvedere):

Polifemo è il protagonista di un’altra leggenda, stavolta scritta dal poeta latino Ovidio. Questa vicenda vede il Ciclope interrompere e distruggere la storia d’amore di due innamorati, conosciuti come Aci e Galatea. Il giovane Aci era un pastore che pascolava il suo gregge tra l’Etna e il mare e quando un giorno incontrò la ninfa Galatea, fu subito amore. La ninfa, però, aveva già suscitato interesse e attrazione da parte del ciclope che, quando vide i due giovani innamorati insieme, si infuriò e scagliò contro Aci un grosso masso di lava che lo travolse brutalmente. Galatea disperata pianse senza sosta e Giove trasformò le sue lacrime in un fiume che prese il nome di Aci e che dall’Etna arriva fino al mare.

 

Alla Villa Belvedere di Acireale si trova la fontana Aci e Galatea che ritrae i due giovani innamorati subito dopo la tragedia e si può cogliere la disperazione e la sofferenza della ninfa.